giovedì 30 aprile 2009

Al crepuscolo (post provvisorio)

Un po’ di collage, causa mancanza di tempo, sul Crepuscolo, per prepararsi all’evento, o meglio, all’iniziazione. (Locandina pdf)

Il Ring:

1) Il Ring, opera totale, rappresentazione musicale, teatrale, letteraria, Gesamtkunstwerk, è il grande rituale della musica wagneriana, ma non solo.

2) Quest’opera controversa e a volte “maledetta” fa parte, con il Parsifal,del programma fisso dell'annuale festival di Bayreuth, voluto da Wagner come rito sacrale di rigenerazione della storia, la cui costante ripetizione è stata interrotta unicamente dalla censura degli occupanti alleati negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale.

3) “ Wagner seduce o ripugna, suscita l'amore o l'odio, il coinvolgimento o il rifiuto. Nessun altro compositore ha suscitato una simile devozione. Nessuno quanto lui è stato associato ad idee di culto, di divinità, di
tempio, di redenzione. Se esiste una religione della musica, per parlare come Camille Mauclaire, si tratta a
colpo sicuro della sua. Si parla del teatro di Bayreuth come di un santuario. Tutti sanno che là una folla si riunisce per assistere al Parsifal, senza applaudire [?!]. Una rappresentazione wagneriana prende, lo si voglia o no, il carattere di una cerimonia, di una solennità, di un rito. L'esecuzione della sua opera è l'elevazione di un altare all'autore, sacrificare al dio. Quest'opera è un mistero che domanda un'iniziazione». (Jean Matter, Wagner l'enchanteur, La Baconnière, Neuchâtel 1968)

4) In tutto una rappresentazione dell’intera Tetralogia supera le quindici ore [Il crepuscolo sono 5 e mezzo]. All’azione prendono parte trentaquattro personaggi. Solo l’antichità greca offre dei precedenti paragonabili ad un lavoro di tale ampiezza.


5) La mitologia nordica e germanica, fondamentalmente unitaria, è sopravvissuta quasi solo nella versione nordica. A partire dalla terribile repressione seguita alla battaglia di Verden ed allo sterminio e conversione forzata dei Sassoni da parte di Carlomagno la religione dei Germani veniva pressoché cancellata, almeno nelle sue fonti tradizionali [gli storici confermino]. I miti dell'Europa centro-settentrionale ci sono giunti perciò soprattutto nella versione contenuta nelle tardissime fonti provenienti dall'Islanda, tra cui spiccano sopra ogni altra l'Edda di Snorri. Non è perciò una sorpresa che tali miti sono penetrati nella cultura contemporanea soprattutto in tale forma - sino ad arrivare al cinema, ai fumetti (cfr. il personaggio di Thor nei fumetti della Marvel Comics) ed ai cartoni animati. Tutto questo per dire che WOTAN è meglio conosciuto da noi, e per questo si ringrazia anche a Diego Abatantuono, col nome di ODINO.






Per noi Wagner-profani:

1) L'uso dei Leitmotive, o "motivi conduttori", unità melodiche riconoscibili connesse a personaggi, situazioni, oggetti, ed utilizzate in funzione narrativa, è tanto fondamentale e tipico in Wagner da essere superficialmente considerato l'essenza stessa della rivoluzione musicale introdotta dal compositore.

2) In rottura con la tradizione settecentesca che voleva l'orchesta in vista, e normalmente à-cotê, il teatro wagneriano introduce l'elemento architetturale del "golfo mistico", fossa in cui prende posto l'orchestra e il coro, sita tra il pubblico (posto in una platea ad emiciclo senza separazioni e distinzioni di posti) e lo spazio dell'azione sacra rappresentata sul palcoscenico, con esiti acustici e psicologici di cui è ovviamente esempio archetipico la Festspielhaus di Bayreuth.

3) Ogni parte del Ring è intimamente legata sia sincronicamente alla contestualità di azione, testo e musica, sia diacronicamente a tutto ciò che la segue e precede, fa sì che la endlos Musik, la “musica senza fine”, del dramma, sia strutturata come un continuum che segue l’azione, che è tutt'uno con essa, in cui non sono più veramente distinguibili "arie" e "recitativi" come nella tradizione operistica, è un unicum narrativo.


Rapsodico riassunto:

1) Che si tratti degli dèi, dei giganti o dei nani, tutti, senza eccezioni, aspirano in effetti al
possesso dell'oro e desiderano un potere senza limiti.

2) L’oro sarà la rovina del Wallahalla.

3) Wotan foggia una spada (e due figli, Siegmund e Sieglinde, incestuosi, genitori di Siegfried) per impedire tale rovina.

4) Brunhilde, la Walkiria, figlia di Wotan\Odino, non riesce ad uccidere Sigmund, (varie vicende fanno sì che lui debba morire, perché non è libero, e solo un libero può maneggiare lo spadone Nothung – memento Freud - foggiato da Wotan ) Brunhilde è rinchiusa in un cerchio di fuoco.

5) Muoiono Sgmund e Sieglinde, che però si spenge dando ala luce il piccolo Siegfried che rimane a Mime (nano schifoso, fratello di Alberico)

6) Siegfried, il “puro folle”, l’uomo senza passato (ergo libero), rifoggia la spada rotta da Siegmund (gli si era spezzata contro Wotan), spezza stavolta la lancia di Wotan\Odino e uccide il drago che custodisce oro e anello. Poi libera Brunhilde, non più dea, e finalmente “impara la paura”, lui semidio che non l’aveva mai provata, nel momento in cui la guarda. E’ l’amore.

7) inizio del Götterdämmerung.


Metha e La Fura, ma sprattutto la Fura:

1)La Fura dels Baus è il nome di una compagnia teatrale catalana. Fondato a Barcellona nel 1979.

2) A partire dal 2007, sono presenti al festival del Maggio Musicale Fiorentino dove sono stati impegnati nell'allestimento di Der Ring des Nibelungen di Richard Wagner nel corso di tre anni: le prime due opere della tetralogia wagneriana (Das Rheingold e Die Walküre) sono andate in scena al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze nel Giugno del 2007. La terza giornata (Siegfried) nel Novembre del 2008 e l'ultima giornata (Götterdämmerung) nel Maggio del 2009. Allestimento visionario e ipertecnologico.

3) Metha: “Una perfetta sintesi fra fantasia visionaria e fedeltà al testo che sarebbe piaciuta a Wagner, il grande rivoluzionario della musica dei suoi tempi”

4) L’uso delle videoproiezioni è uno dei punti di forza di questo spettacolo globale, 15 computer per 12 schermi sulla scena, 2 piccoli più in basso, uno si vedrà solo nel “Crepuscolo”. C’è uello più potente di tutti, frontale che proietta su sipario trasparente, guidato da una macchina con tre tastiere, per accelerarlo o rallentarlo. La mette in moto un musicista, col partitura davanti, che segue i tempi di Metha. Il creatore delle immagini si chiama Franc Aleu.

5) 5 anni di lavoro per i video del Ring, un equipe di 15 persona tra Firenze e Barcellona.

6) Ogni puntata ha avuto un grosso oggetto simbolo, per Siegfrie ra il drago, per l’Oro del Reno la piscina, per la Valchiria le gru, per il Crepuscolo, la barca.

7) "Una barca enorme fluttuante in pieno palco. Sopra, Sigfried a testa in giù, che canta capovolto perchè sta mentendo a Brunilde e quindi sta capovolgendo la realtà e tutto, intorno, si capovolge, a partire dai grandi schermi scenografici sul fondo. E poi, una marcia funebre in piena platea, in mezzo al pubblico. Sono alcune delle scene più suggestive e impattanti del Crepuscolo degli Dei-Gotterdammerung". Non vado oltre

(Qualche foto dal Siegfried)

A domenica.

1 commento:

Grattacapo ha detto...

Ma forse lo sapevate già, però nella chiesa sconsacrata di San Pier Scheraggio agli Uffizi fino al 31 Maggio si tiene la mostra "Ring/Fura 4.0" con la condizione necessaria dell'ingresso gratuito soddisfatta.

http://www.maggiofiorentino.com/?q=node/952