giovedì 19 marzo 2009

Ratzinger contro i cappuccini


Il pontefice Benedetto XVI, in viaggio verso Yaoundè, capitale del Camerun - tappa iniziale del suo primo viaggio in Africa - ha dichiarato, riguardo al problema dell' AIDS: "non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi aumentano i problemi».

La Francia, e a seguire Germania e Spagna reagiscono con durezza alle parole di Benedetto XVI(Corriere, 19 marzo 2009), le quali imbarazzano anche alcuni ambienti cattolici, recentemente scossi dalla vicenda del vescovo negazionista Richard Williamson .


Internet e le camere a gas

Nel caso di Williamson, pare che il Papa si fosse dimenticato di leggere su Internet che il vescovo in questione - uno de "i quattro dell'ave maria", i.e. i quattro vescovi tradizionalisti scomunicati (Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Alfonso de Galarreta e Williamson stesso) perché illegittimamente ordinati dall'arcivescovo scismatico Marcel Lefebvre nel 1988 e "riabilitati" da Ratzinger nel Gennaio 2009 - negava non solo le camere a gas, ma l'intera Shoa.


La scomunica, datata 1° luglio 1988, è stata dunque revocata il 21 Gennaio 2009, e la frattura in seno alla Chiesa ricomposta. Il fatto è che immediatamente dopo il particolare "negazionista" e la relativa svista sono stati posti all'attenzione delle gerarchie ecclesiastiche, le quali hanno constatato che effettivamente, in rete, si potevano reperire affermazioni di Williamson fatte durante un intervista del 1 novembre 2008, quali: "Io credo che le camere a gas non siano mai esistite... penso che dai 200mila ai 300mila ebrei siano morti nei campi di concentramento, ma nessuno nelle camere a gas".

Ratzinger si è dunque scusato, con una lettera (10 Marzo 2009) in cui costernato prometteva: "Mi è stato detto che seguire con attenzione le notizie raggiungibili mediante l'Internet avrebbe dato la possibilità di venir tempestivamente a conoscenza del problema. Ne traggo la lezione che in futuro nella Santa Sede dovremo prestar più attenzione a quella fonte di notizie".

Ora, alla luce delle dichiarazioni sui preservativi, la quaestio disputanda che rimbalza dall'Africa (se ammettiamo che il papa abbia seguito la "lezione" sulle teleinformazioni appresa dal caso Williamson) si potrebbe formulare così: ma a quali siti internet ha accesso il papa? Non avrà mica tra i Preferiti solo il sito dell' Avvenire e quello di Famiglia Cristiana? Sarà il caso di aggiungere, non diciamo il sito di Arcigay, ma almeno Funize.it, come suggerisce Grattacapo?


La sindone contro le lenzuola

Tuttavia, astraendo\prescindendo dai fuochi fatui (in senso letterale) delle polemiche del giorno (si noti che l'Italia è l'unica nazione europea che non ha preso posizione sulle affermazioni papali, limitandosi al "no comment" di Frattini), per le quali rimandiamo all'interessante intervento di Schiavone da Augias qui, proponiamo, sulla scia del serpentone freudiano, qualche spunto all'interno della più generale e controverso rapporto chiesa\alcova:

1- Cateschismo creativo: nello stesso libro in cui si assiste ai prodigi della verga di Mosè, si ha anche l'enunciazione da parte di Dio (a Mosé e a tutto il popolo ebraico) dei 10 comandamenti, di cui il sesto recita: "non commettere adulterio" (Esodo 20,14).

Sulla
base di questo comandamento la chiesa vieta: poligamia, divorzio, convivenza, concubinato e rapporti extramatrimoniali.

Tralasciando il fatto che al tempo in cui furono promulgati i 10 comandamenti gli stessi ebrei erano poligami (da qui qualcuno sostiene che il divieto fosse squisitamente sociale, e cioè quello, per ciascuna, prima, seconda o terza moglie, di non rompere il "contratto" col marito: "ad-alterare" = "falsificare"), è interessante notare come nel catechismo il comandamento si trasformi, divenendo: "non commettere atti impuri".

Si precisa anche che ciò dev'essere inteso come divieto di "tutti i peccati contro la castità". Ma cosa motiva tale metamorfosi? Dice il catechismo: "benché nel testo biblico si legga altrimenti, la tradizione della Chiesa così considera". Bene.

(Per ogni precisazione sull'argomento si consiglia la visione del film Berlinguer ti voglio bene, un po' tutte le scene)



2 - Una volta introdotta comunque, la castità si specifica come quello che catechisticamente tutti conosciamo, ovvero, precisa il catechismo, come "la positiva integrazione della sessualità nella persona". Ciò, ci fa notare qualcuno, sarebbe come dire che "il digiuno è la positiva integrazione del cibo nello stomaco".


3 - Gesù legalizza le concubine? Nel famoso Discorso della Montagna, o delle Beatitudini, Gesù, dopo aver fatto il listone dei beati ("poveri in spirito", "afflitti", "miti", "affamati di sete e giustizia", "puri di cuore" etc. etc.), aggiunge:

- "Non crediate che io sia venuto ad abolire la legge o i profeti; non sono venuto ad abolire ma a completare" (Matteo 5, 17)

E come completa? Così: "Avete udito che fu detto: "non commettere Adulterio". Ma io vi dico che chiunque avrà guardato una donna, desiderandola, ha già commesso adulterio con lei. [...]"

e prosegue:

"Ma io vi dico che chiunque ripudia la sua donna, eccetto in caso di concubinato, la espone all'adulterio; e chi sposa la ripudiata, commette pure adulterio" (Matteo 5, 27 - 32)

Gesù ripete il comandamento anche in seguito: "Chi rimanda la propria donna, eccetto in caso di concubinato, e ne sposa un'altra, commette adulterio" (Matteo 19,9).

Si possono dunque avere delle concubine senza commettere adulterio? O le si possono ripudiare senza farlo?


4- Meglio sposarsi che ardere: Paolo di Tarso, primo a darci testimonianza di Gesù (senza peraltro, dichiaratamente, averlo mai visto, ed essendo per questo da alcuni considerato il vero fondatore del Cristianesimo e del suo spirito, come oggi lo conosciamo), ci parla del suo rapporto con l'alcova in un passo famoso della Lettera ai Corinzi:

"Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna; tuttavia, per il pericolo dell'incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito[...]
Questo però vi dico per concessione, non per comando.
Vorrei che tutti fossero come me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro.
Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere."


5 - Agostino è sulla stessa linea, anzi, forse anche un tantino più radicale e restrittivo rispetto alle concessioni paoline, sostiene infatti:

"Quanto a me, penso che le relazioni sessuali vadano radicalmente evitate. Penso che nulla avvilisca l'uomo quanto le carezze di una donna e i rapporti corporali che fanno parte del matrimonio" Soliloquia 1:10

L'importanza di tali assunti è fondamentale, perché è proprio Il Santo d'Ippona ad istituzionalizzare teologicamente la posizione cattolica in materia sessuale, cui molti anora oggi si rifanno, la quale fa del sesso l'atto stesso attraverso cui si trasmette il peccato originale:

"I bambini sono tenuti come rei dal diavolo, non in quanto nati dal bene, che costituisce la bontà del matrimonio, bensì perché nati dal male della concupiscenza, di cui il matrimonio sicuramente fa buon uso, ma di cui anche il matrimonio deve arrossire. [...] Quando si arriva all’atto della procreazione, quella stessa unione, lecita e onesta, non può essere compiuta senza l’ardore della passione … chiunque nasce da questa concupiscenza della carne in quanto figlia del peccato e, quando le si acconscente per cose disoneste, anche madre di molti peccati, è in debito del peccato originale"(cfr. Le nozze e la concupiscenza).

Ricordiamo che Agostino ebbe due concubine ed un figlio. L'esperienza con esseri di sesso opposto a quanto pare però non dev'essere stata entusiasmante per il santo, a giudicare almeno dalle posizioni su cui si attesterà quali:

"Io non vedo per quale aiuto la donna sia stata fatta per l'uomo, se si esclude il fine della procreazione. Perché tuttavia se si esclude questo scopo io non lo capisco: se la donna non è stata data come aiuto all'uomo per generare figli, per quale altro aiuto sarebbe stata data? Forse perché insieme dovessero lavorare la terra? Se per questo scopo fosse stato necessario un aiuto, allora l'uomo sarebbe stato un aiuto migliore per l'uomo. Lo stesso vale per la consolazione nella solitudine. Quanto è più gradito per la vita e la consolazione che due amici abitano insieme piuttosto che un uomo ed una donna abitino uno accanto all'altra" De Genesi ad litteram 9: 5

La considerazione richiama ancora una volta una scena del film Berlinguer ti voglio bene ("Pole la donna pareggiare coll' omo? Risposta: no.")
Insomma, se non ci fosse stata di mezzo la riproduzione, sarebbero stati sufficienti i soldatini (come dice il vecchio adagio) o le macchinine, ma le procedure di duplicazione dell'essere umano impongono la presenza del genere femminile, di cui Agostino avrebbe fatto volentieri a meno, e, secondo lui, anche Gesù avrebbe fatto lo stesso.
Egli si accalorerà infatti anche sulla questione dei possibili risvegli, anche inconsi, della libido di nostro signore, redarguendo Giuliano con le seguenti parole:


"La fede dei cristiani non si vergogna a dire che Cristo abbia avuto i genitali; sei tu piuttosto a doverti vergognare, anzi a dover provare timore quando dici che i genitali di Cristo contro la sua volontà (mai infatti avrebbe potuto volere ciò, Lui che scelse di vivere celibe) siano stati talvolta stimolati da tale libidine, e che quella parte del suo santo corpo sia andata in erezione a dispetto delle sue sante intenzioni, producendo degli effetti sconvenienti... Ma se non osi dire che i genitali di Cristo contro la sua volontà si siano eccitati ed eretti per il desiderio, perché, infelice, osi pensarlo?" (Contro Giuliano)

Dunque, i precedenti per non scandalizzarsi delle affermazioni di Benedetto XVI contro i cappuccini ci sono tutti.

6- Johannes Paulus. Anche perché il suo predecessore professava posizioni analoghe, riassunte nelle parole pronunciate Sabato 17 settembre 1983 davanti ai sacerdoti partecipanti di un seminario su La procreazione responsabile [ma da quando i sacerdoti procreano?]:

"In questa prospettiva, la contraccezione è da giudicare, oggettivamente, così profondamente illecita da non potere mai, per nessuna ragione, essere giustificata. Pensare o dire il contrario, equivale a ritenere che nella vita umana si possano dare situazioni nelle quali sia lecito non riconoscere Dio come Dio".


E ritorniamo così all'Africa. La vignetta sopra è d'autore, ed è apparsa ieri sul quotidiano francese Le Monde, disegnata da Jean Plantureux, nome d'arte Plantu, vignettista satirico. Raffigura Gesù Cristo che «moltiplica» preservativi mentre da dietro Papa Benedetto XVI lo guarda e commenta: «buffonate»; e ancora più dietro il monsignor lefebvriano Williamson aggiunge: «.. e poi l'Aids non è mai esistito».

Chiaramente da noi sono già scoppiate le polemiche.

2 commenti:

Grattacapo ha detto...

(ANSA) - ROMA, 19 MAR - ''Contro il Papa c'e' la 'manina' di qualche massoneria internazionale''. Lo ha detto Pier Ferdinando Casini, nel corso della registrazione di 'Telecamere' (Raitre) che verra' trasmessa domenica prossima.
Il leader dell'Udc si e' detto convinto che ''le reazioni ad altissimi livelli europei siano manipolate. Il tentativo di denigrazione e delegittimazione del pontefice e' molto preoccupante, anche perche' tende a negare l'affermazione delle radici cristiane in Occidente''.
Sandro Bondi, che ha partecipato alla trasmissione come interlocutore di Casini, si e' detto d'accordo con quest'ultimo: ''E' un atto grave di integralismo laicista, infarcito di una cultura anticlericale intesa a negare ai cattolici il diritto di manifestare pubblicamente le loro ragioni''.(ANSA).

Cape Coral Irrigation ha detto...

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