Il 17 Gennaio ha tenuto un comizio al Teatro Eliseo di Nuoro durante il quale ha raccontato una "barzelletta" sui campi di concentramento, volendo forse, a suo modo, celebrare il Giorno della Memoria del 20 Gennaio:
«Un kapò all'interno di un campo di concentramento dice ai prigionieri che ha una notizia buona e un'altra meno buona. La notizia buona è che metà di voi sarà trasferita in un altro campo. E tutti contenti ad applaudire... La notizia meno buona è che la parte di voi che sarà trasferita è quella che va da qui in giù...», indicando la parte del corpo dalla cintola ai piedi. (Corriere della Sera - Teatro Eliseo di Nuoro - 17 Gennaio 2009)
Non era la prima volta che raccontava questa "barzelletta", anzi l'aveva già raccontata nel febbraio 2004 durante un incontro con i governatori delle Regioni, quindi era anche recidivo:
"Nel corso della lunga riunione, il presidente del Consiglio - sempre secondo il racconto del governatore delle Marche, Vito D'Ambrosio - ha raccontato una barzelletta: "in un campo di prigionia il kapò riunisce tutti i prigionieri annunciando loro una notizia buona e una cattiva. "La notizia buona è che una parte dei prigionieri del campo verrà trasferita in un altro campo." A quel punto i prigionieri chiedono di sapere la notizia cattiva, e un guardiano, facendo segno con la mano, sentenzia: "Da metà vita in giù resteranno in questo campo, da metà vita in su saranno trasferiti"" (cronaca dell'incontro con i governatori regionali, Ansa, 18 febbraio 2004).
Non era neanche la prima volta che raccontava "barzellette" che definire di pessimo gusto è poco, lo aveva già fatto nel 2000, in quell'occasione riguardante i malati di Aids:
"Un malato di Aids va dal medico e gli chiede: "Dottore, cosa posso fare per la mia malattia?". Il medico risponde: "Faccia delle sabbiature". "Ma dottore, mi faranno veramente bene?" "Bene no, ma sicuramente si abituerà a stare sottoterra"" (Ansa, 3 aprile 2000).
Il "bello" è che quando dalla sua abituale risibilità Berlusconi sfocia nella mostruosità e qualcuno glielo fa notare, lui non reagisce dicendo "ragazzi scusate ho detto una stronzata"
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