"La supremazia della classe dirigente romana si espresse nell'istituzione della clientela, una forma arcaica di dipendenza personale che sopravvisse a Roma in tutta la sua rilevanza in sorprendente contrasto con Atene ed il mondo greco in generale. [...]
In virtù di essa, [...] il cliente era affidato come inferiore, per consuetudine o per sua propria iniziativa, alla protezione di un uomo più potente al quale, in cambio, offriva certi servigi e verso il quale aveva determinati obblighi.
Tra i più importanti di questi servigi vi era il sostegno politico; un uomo poteva giungere a ricoprire una carica in parte per mezzo dei voti dei suoi clienti e di quelli dei suoi amici ed associati, i quali naturalmente si aspettavano a loro volta che costui desse loro i voti dei suoi clienti".
Tratto da: Michael H. Crawford - Roma nell'età repubblicana
Vorrei far notare che da allora sono passati più o meno 2200 anni, e se già nella Roma antica la clientela si può considerare una "forma arcaica di dipendenza personale", come possiamo valutare il nostro amato clientelismo italiano odierno?
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mercoledì 11 marzo 2009
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