Harmony Korine a soli 21 anni scrive la sua prima sceneggiatura per "Kids" di Larry Clark (fotografo tra i più influenti negli anni '70 in America): è il 1995 e il giovane sceneggiatore si guadagna tanti consensi e altrettante condanne. "Ventiquattro ore nella vita di un gruppo di ragazzi di New York. Sesso, droga, alcol a volontà, indifferenza totale al mondo circostante, microcriminalità, violenza stradale, turpiloquio pesante. E l'ombra incombente dell'Aids." Nel 1997 esordisce alla regia con "Gummo": il film diventa un cult. Ritratto del disagio sociale e culturale dell'America grunge degli anni novanta. Estetica del sudicio, del putrido. Il film si presenta come un semi documentario che segue le vicessitudini di due ragazzini, Tummler e Solomon, occupati ad uccidere gatti da rivendere ad un macellaio in cambio di denaro, che utilizzano per raggiungere amplessi con una Down e sniffare colla. Un solo personaggio principale: Xenia in Ohio, cittadina di provincia americana devastata dal tornado Gummo, rimasta orfana di adulti e popolata di adolescienti amorali che si aggirano nelle sue strade tra noia e degrado. Un ragazzino in pantaloncini corti e orecchie da coniglio rosa piscia dal cavalcavia, mostra il culo, sputa, vaga muto tra le esequie urbane.
"Sono stanco di tutto, non capisco cosa cazzo c'è di sbagliato nella gente in questo cazzo di mondo, se ne stanno tutti li seduti..tutti..tutti tutti li ad aspettare che succeda qualcosa, come dei coglioni deficienti, sono tutti dei poveri stronzi...nel bel mezzo delle loro stupide vite..nelle loro case del cazzo"
Una nuova generazione apatica, amorale, annoiata, indifferente. La stessa che descrive Gus Van Sant senza il gusto per lo schifo di Korine, in modo meno estremo e più sapiente: c'è esperienza e non la voglia di stupire dell'opera prima: "Last Days", "Elephant", "Gerry" e "Paranoid Park".
Molta macchina da presa a spalla, immagini tipo riprese amatoriali, uso ad arte del rallenty e qualche "jump cut" (taglio di montaggio) il tutto accompagnato da una colonna sonora per lo più metal (ma non solo) tra cui segnalo senza ombra di dubbio gli Sleep.
(il titolo del post è una citazione di Marco Lodoli)
1 commento:
Una nuova generazione apatica, amorale, annoiata, indifferente.
Questa frase mi riporta alla mente una notizia che ho letto recentemente su La République:
RIMINI 10 novembre 2008.
Un clochard che dorme su una panchina viene cosparso di benzina e incendiato.Riporterà ustioni di secondo e terzo grado sul 50 per cento del corpo.
Vengono arrestati 4 ragazzi incensurati: due di 20 anni e due di 19.
Mestiere dei genitori:agente di commercio,professionista,operaio.
Mestiere loro:cameriere da bar di lusso,elettricista,analista di laboratorio,studente ripetente.
Poco alcool.Zero droga.Zero politica.
Gli investigatori chiedono le motivazioni: "Così, per scherzo".
Dettagli significativi: mezz'ora dopo "lo scherzo" sono tornati con un'altra macchina per vedere l'effetto del loro numero,le ambulanze,la polizia.
Hanno preso la benzina a una pompa di benzina scelta apposta perchè senza telecamere per non lasciare traccia.
Intercettati (dopo che una persona li aveva segnalati alla polizia avendoli sentiti progettare l'aggressione al bar):"Hai visto come bruciava?";"Ti ricordi come urlava?";A fuoco il barbone,che spettacolo";"Non fiatava,ha detto che si svegliava perchè sentiva caldo".
Scusate se mi sono un po’ dilungato ma l’episodio mi pare molto esemplificativo.
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