Io ho sempre amato i dialoghi, (non a caso tra le mie opere giovanili si annovera un "Dialogo tra due uomini del Novecento") quei dialoghi dall'impostazione teatrale con battute concise, rapide e linguisticamente semplici ma perfette, che sembrano non parlare dei massimi sistemi e invece lo fanno; per capirsi la massima espressione di questa tipologia la reputo "Aspettando Godot" di Beckett.
Proclamo quindi l'inaugurazione del "Ciclo dei dialoghi" a cui ognuno di voi può dare il proprio contributo.
Anton Chigurh (di cui avevamo già parlato in merito alla sua acconciatura) C: Quant'è? A: 69 centesimi C: E la benzina? A: Ha trovato tanta pioggia sulla strada? C: Quale sarebbe la strada? A: Beh ho visto che viene da Dallas C: E a te che cosa importa da dove vengo, Amico? A: Io non volevo offenderla C: Non volevi offendermi A: Era solo per ingannare il tempo
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